Le piazze di Lisbona

"La giornata è così bella che non ho neanche voglia di sognare. L'assaporo con la sincerità dei sensi alla quale l'intelligenza si abbandona. Passeggio come un commesso liberato. Mi sento vecchio soltanto per avere il piacere di sentirmi ringiovanire." F.P. 

Le piazze di Lisbona 
(le citazioni sono tratte da "Lisbona: quello che il turista deve vedere" di Fernando Pessoa) 
“La Praça do Comércio, […] occupa uno spazio enorme, perfettamente quadrato, bordato sui tre lati da edifici in stile uniforme dagli ampi archi di pietra. […] Il quarto lato della piazza, a sud, è formato dallo stesso Tago, assai ampio in questa parte […].
L’aspetto generale della piazza è tale da offrire un’impressione di piacevolezza anche al più esigente dei turisti.”


Le ali dell’edificio abbracciavano le navi che attraccavano al molo, l'imponenza e le dimensioni dello spazio sorprendevano per l'eleganza e la statua equestre di Re José I dava il benvenuto alle autorità in visita alla città.
Questo immenso spazio è particolare perché l’enorme edificio di color giallo vivace (il colore Reale) trasmette una piacevole sensazione di accoglienza. Qui era il luogo dove sorgeva il palazzo reale (la piazza era infatti conosciuta come 'Terreiro do Paço', Piazza del Palazzo), sostituito con  Praça do Commercio nel periodo di ricostruzione succeduto al terremoto.
Un nuovo palazzo reale venne ricostruito in seguito nel quartiere Ajuda, ma questa nuova residenza reale non concede grosse motivazioni per una visita.
Risalendo da Praça do Commercio è incantevole la vista della Sé che spunta in alto sulla destra.
“Sulla parte alta della piazza, di fronte al fiume, si trovano tre strade parallele; quella di mezzo è arricchita da un magnifico arco trionfale di grandi dimensioni. […] Rua do Ouro, a causa della sua importanza commerciale, è la strada principale della città. […] Quasi al termine superiore della strada, sul lato sinistro se la si risale, c’è l’ascensore di Santa Justa. […] E’ uno dei belvedere di Lisbona e suscita sempre grande ammirazione nei turisti di qualsiasi provenienza.”
Le altre parallele sono costituite da Rua Augusta e Rua da Prata, facile immaginare, in queste vie, negozi di orafi e gioiellieri. Altra parallela è Rua dos Correeiros dove, oggi, si succedono diversi ristoranti in cui non si mangia proprio male.


Proseguendo verso l'altro lato rispetto al fiume, si arriva in Praça Dom Pedro IV (chiamata ‘Rossio’) e in Praça da Figueira. Queste due piazze sono divise su un lato da un unico palazzo che fa da semplice divisorio. La contiguità dei due spazi non li ha resi però simili.


Praça da Figueira, nonostante le dimensioni, è un luogo intimo della città, mi ha sempre dato questa  impressione per il costante via vai di gente che aspetta tram e bus o che si affaccenda in negozi non proprio di prim’ordine. Non credo infatti che in questa piazza vi sia un solo negozio di lusso.
Inoltre in questa piazza, io e i miei amici, abbiamo soggiornato nel lontano 1998 per dodici mila lire a notte, nella ‘Pensao Iberica’; tutt’ora si legge l’insegna del piccolo alberghetto al terzo e quarto piano del palazzo che ospitava, tra l’altro, un negozio di tende.


Il 'Rossio' (Praça de Dom Pedro IV) “si tratta di un vasto spazio quadrangolare bordato su tutti i lati, eccetto quello a nord, da edifici di ‘stile Pombal’; transitandovi tutte le linee di trasporto, è il vero centro di Lisbona. […]Nella parte alta della piazza sorge il Teatro Nacional Almeida Garrett, che risale al 1846, […]. Più o meno da queste parti si trovava l’antica Inquisizione.[…] 
L’edificio della stazione fronteggia il lato occidentale del teatro. La facciata in stile manuelino abbondantemente dentelée, con grandi porte-finestre a ferro di cavallo.” 
La pavimentazione in sampietrini bianchi e neri riproduce le onde del mare e da quasi un aspetto a tre dimensioni della piazza. Nell’ ampio spazio lastricato di solito prendono vita luoghi d'intrattenimento (in inverno era installata una pista per il pattinaggio su ghiaccio, in estate si tenevano concerti).

Sugli altri lati della piazza si aprono pasticcerie, negozi ed eleganti caffè. In una delle numerose pasticcerie ho assaggiato i favolosi ‘pasteis de Belèm’, tortini alla crema tipici di Lisbona.
Guardando in alto, sul colle opposto a quello del castello, si scorgono le rovine della Igreja do Carmo, nudo scheletro dalle bianche ossa della cattedrale do Carmo, spazzata via dalla furia del terremoto.




Proseguendo dalla stazione verso nord 
“entriamo nella grande Avenida da Liberdade o, per essere più precisi, nella Praça dos Restauradores, che ne è l’inizio. Nel centro di questa ‘piazza’ troviamo il monumento che commemora la Guerra di Restaurazione, combattuta dal 1640 in avanti. […]
La Avenida da Liberdade (cioè viale della Libertà), aperta nel 1882, è la più bella arteria di Lisbona. È larga novanta metri e lunga millecinquecento, piena di alberi dall’inizio alla fine, e comprende piccoli giardini, laghetti, fontane, cascate e statue. Sale con una pendenza impercettibile ed offre una magnifica prospettiva. […]


“L’Avenida termina in quella che è chiamata la Rotunda o, ufficialmente, Praça Marques de Pombal. È il luogo scelto per l’erezione del monumento a questo grande statista portoghese. […] Il monumento, secondo il progetto, rappresenterà il grande statista sul suo piedistallo di gloria che contempla la sua opera formidabile – la ricostruzione di Lisbona dopo il grande terremoto, la sostituzione del Lavoro e dello Studio alla schiavitù […].”

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